
Da l’Essenziale
Il 3 aprile più di 90 persone sono morte in un naufragio mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo fuggendo dalla Libia. La notizia l’ha data Medici senza frontiere che è presente con una nave nell’area di ricerca e soccorso. Sono 6.938 le persone arrivate via mare in Italia nel 2022 ma, dopo le polemiche degli ultimi anni, sono scomparse dalle prime pagine.
E oggi il trattamento discriminatorio nei loro confronti è ancora più evidente: il 31 marzo il governo ha approvato il decreto Ucraina che permetterà a 86 profughi già arrivati in Italia di ottenere una protezione temporanea. Una possibilità riservata solo a chi ha la nazionalità ucraina, escludendo tra l’altro gli stranieri che risidievano in quel paese per motivi di studio e lavoro e che sono fuggiti dalla guerra.
Negli ultimi cinque anni 80mila persone sono state fermate dalla guardia costiera libica nel Mediterraneo e portate indietro nei centri di detenzione in Libia, dove sono tenute prigioniere in condizioni disumane. Crimini di cui nessuno più parla.