Ucraina: iniziative di sostegno

In questa pagina troverai tutte le iniziative di sostegno di cui veniamo a conoscenza. Restiamo umani e cerchiamo di fare la nostra parte per alleviare le sofferenze di questa immane tragedia.

  • Da lunedì è operativa la Task Force emergenza Ucraina che presiedo come Assessore al Welfare della città di Bologna, un coordinamento politico amministrativo e tecnico gestionale per adottare con tempestività misure di risposta alle richieste di accoglienza e per raccordare tutti i diversi aspetti dell’accoglienza in una risposta unitaria. La task force ha attivato l’email bolognaperucraina@comune.bologna.it per chiedere informazioni, offrire aiuto, mettere a disposizione dei profughi una casa vuota o sfitta, dare disponibilità ad accogliere i profughi nella propria casa.
  • Per dare disponibilità all’accoglienza in famiglia è operativa anche la piattaforma del Progetto Vesta https://www.progettovesta.com., il progetto di accoglienza famigliare da anni attivo a Bologna all’interno del progetto metropolitano del sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI, ex SPRAR). Già oltre 60 famiglie lo hanno fatto.Per quanto riguarda invece le persone che provengono dall’Ucraina e che arrivano a Bologna possono compilare un modulo on-line al link https://www.comune.bologna.it/ucraina per chiedere ospitalità o informare il Comune del proprio arrivo. Le persone saranno tutte ricontattate per avere informazioni e accedere alla rete dei servizi di accoglienza o per essere supportate all’interno di accoglienze già avviate presso propri connazionali e per essere orientate rispetto ai vari servizi.
  • Per il sistema SAI si stanno ricercando gli alloggi e sono arrivate disponibilità tramite i gestori ma anche attraverso la mail Bolognaperucraina@comune.bologna.it. I proprietari di casa che si dichiarano disponibili sono immediatamente contattati dal Servizio Protezioni Internazionali del Comune, per definire l’accoglienza e il riconoscimento di un affitto, sostenuto dal programma nazionale di accoglienza.
  • Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria è stata definita con AUSL la modalità di accesso ai servizi sanitari attraverso l’acquisizione della tessera STP (Stranieri Temporaneamente Presenti) che si ottiene ai CUP con esibizione dei documenti ucraini.
  • È stato attivato il coordinamento con Caritas Diocesana per lavorare in modo integrato e mettere a frutto tutte le connessioni utili riguardo all’accoglienza, al sostegno alle famiglie, la ricerca di alloggi e strutture.
  • A livello nazionale UNICEF, UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati e Croce Rossa Italiana – Italian Red Cross hanno unito le proprie forze in una campagna straordinaria di raccolta fondi per i bambini e le bambine dell’#Ucraina. Per garantire acqua potabile, cure sanitarie, rifugi, coperte, articoli per l’igiene, sostegno psicologico e altri aiuti di prima necessità è attivo il numero solidale 45525 per donazioni via SMS o con chiamate da rete fissa.
  • La Regione Emilia-Romagna ha promosso una raccolta fondi; Chiunque vorrà potrà versare indicando: IBAN: IT69G0200802435000104428964 Causale: Emergenza Ucraina. Il conto corrente è intestato a Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.
  • BOLOGNA: C’è una reale emergenza profughi dall’Ucraina e un concreto bisogno di ospitarli. Ciascuno di noi può mettere a disposizione un appartamento vuoto, se lo ha, oppure ospitare in famiglia.
    Per candidarsi a Castenaso basta scrivere un’email a polizialocale@comune.castenaso.bo.it
    Per candidarsi a Bologna bologna-perucraina@comune.bologna.it
  • BOLOGNA: Tutte le famiglie che intendono offrire accoglienza sono invitate a farlo tramite il sito https://www.progettovesta.com.

DA ILPOST.IT E VALIGIABLU

Di seguito vi riportiamo l’articolo da IlPost.it che raggruppa diverse iniziative italiane e non. Inoltre accorpiamo alcune iniziative segnalate in questo articolo da ValigiaBlu

Organizzazioni ucraine

Croce Rossa ucraina: esiste dal 1918 e si occupa di intervenire per salvare le vite e alleviare le sofferenze delle persone che vivono in Ucraina in caso di guerre, disastri naturali e incidenti di ogni tipo. La pagina per donare dall’estero è questa e si possono seguire i loro aggiornamenti in lingua inglese su Twitter e tradotti in italiano su Facebook. La Croce Rossa insieme al ministero della Salute del governo ucraino ha creato anche un conto speciale per raccogliere donazioni.
Queste le coordinate per i donatori europei:

Soggetto giuridico: URCS
Codice azienda: 00016797
Numero di conto IBAN: UA983510050000026004271658800
Nome della banca: SOCIETÀ PER AZIONI “UKRBSIBBBANK”
Banca beneficiaria (JSC “UKRBSIBBBANK”):
07205696UKRBSIBBBANK
VIA ANDRIIVSKA 2/21
KIEV, UCRAINA
Codice SWIFT: KHABUA2K
Banca intermediaria: BNP PARIBAS SA Parigi, FRANCIA
Codice SWIFT: BNPAFRPP

Voices of Children è un’associazione ucraina non profit nata per dare supporto psicologico ai minori traumatizzati dalla guerra del 2014, soprattutto nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk (il Donbass). In questi giorni è impegnata soprattutto nel procurare rifugi, pasti e beni di prima necessità per le persone in fuga dalle città. Sta attrezzando anche un sistema di supporto psicologico a distanza attivo 24 ore su 24. Si possono seguire gli aggiornamenti quotidiani del loro lavoro su FacebookInstagram e sul loro sito, anche in inglese.
Si può donare qui.

Vestok SOS è un’associazione ucraina nata nel 2014 per offrire assistenza alle vittime delle aggressioni militari nella regione orientale del paese e in Crimea. In questi giorni ha aperto una linea telefonica per dare assistenza a ucraini in fuga e in cerca di aiuto su come spostarsi, dove dormire e dove cercare riparo. Sui loro social network (su Facebook con traduzione in italiano) pubblicheranno aggiornamenti su come useranno i soldi raccolti con le donazioni. In questa pagina si trova l’IBAN per fare un bonifico.

Hospitallers è un’associazione ucraina non profit che fa assistenza sanitaria ai militari sul campo grazie alle donazioni dei sostenitori e agli aiuti di medici e paramedici volontari. Questo post su Facebook (che si può tradurre automaticamente in italiano) raccoglie tutte le informazioni per chi vuole fare una donazione.

Giornalismo locale

Per chi vuole finanziare il giornalismo ucraino in questi giorni in cui è particolarmente pericoloso per chi lo fa e importante per il mondo, segnaliamo due progetti:
The Kyiv Indipendent – sito di notizie indipendente dove lavorano giornalisti ucraini che scrivono in inglese: si può sostenere usando Patreon o GoFundMe;
Meduza – uno dei principali giornali indipendenti russi in lingua inglese: in questi giorni è particolarmente in difficoltà perché le piattaforme che usa per ricevere donazioni sono state bloccate e in generale c’è il rischio che venga oscurato dalle autorità russe. Si può fare una donazione qui.

Iniziative italiane

Le sezioni italiane di UNHCR (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di persone rifugiate e richiedenti asilo) e di UNICEF (il fondo delle Nazioni Unite che si occupa di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza) insieme alla Croce Rossa Italiana hanno avviato una raccolta fondi straordinaria per portare acqua potabile, cure sanitarie, rifugi, coperte, articoli per l’igiene, sostegno psicologico e altri aiuti di prima necessità in Ucraina. La campagna dura fino al 6 marzo: si può partecipare mandando un SMS al 45525 (2 euro) o chiamando da rete fissa (5 o 10 euro): qui ci sono tutte le informazioni.

L’associazione non profit italiana Soleterre, che si occupa di bambini e bambine malati di cancro, ha avviato una raccolta fondi per per garantire medicinali agli ospedali ucraini e cercare di portare negli ospedali italiani i casi più gravi. Si può donare qui.

Progetto Arca, che si occupa tra le altre cose di accogliere migranti in Italia, ha già fatto partire 5 furgoni diretti al confine tra Ucraina e Romania per portare cibo e aiuti ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra e ha fatto sapere che si occuperà di gestire la prima accoglienza dei rifugiati ucraini in Italia. Chi vuole può fare una donazione qui.

Alcuni volontari dell’associazione non profit Avsi, che dal 1972 si occupa di cooperazione internazionale, sono già partiti per organizzare punti di accoglienza per rifugiati vicino al confine ucraino. Si può sostenere il loro lavoro donando qui.

Altre iniziative italiane

Organizzazioni internazionali impegnate in Ucraina

International Medical Corps è un’organizzazione internazionale che interviene in zone di guerra e in contesti di crisi, sia in caso di emergenze, sia per avviare progetti per assistenza sanitaria a lungo termine: è presente in Ucraina dal 1999 e dal 2014 è particolarmente attiva nella regione orientale del paese. In questi giorni in Ucraina si sta occupando di offrire assistenza medica e psicologica e di contenere il rischio di contagi da coronavirus. Si può fare una donazione da qui.

Save The Children – una delle organizzazioni più importanti tra quelle che si occupano di tutelare i diritti dei minori – è attiva nella regione del Donbass dal 2014: si può donare al fondo emergenze da qui.

Razom for Ukraine è un’associazione nata negli Stati Uniti durante la guerra del 2014. Uno dei progetti dell’associazione si chiama Emergency Response ed è pensato per fornire assistenza e risorse mediche alla popolazione ucraina in situazioni di emergenza. Si può donare qui oppure direttamente con PayPal o carta di credito. Altre due associazioni americane che si occupano di offrire assistenza alla popolazione ucraina sono United Help Ukraine, che ha avviato questa raccolta fondi su Facebook, e Nova Ukraine, che tra le altre cose si occupa di dare aiuti umanitari (si dona qui).


ALTRE RACCOLTE FONDI

In coordinamento con il Consolato Onorario di Ucraina per il Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige. Qui sotto c’è la lista di ciò che può servire. Vi invitiamo a cliccarci per vedere la versione aggiornata.


AZIONI SU INFORMAZIONE E SOCIAL

E noi cosa possiamo fare? Qui ci sono dieci azioni che ogni cittadino può fare oltre anche per quanto riguarda l’informazione e i social

  • Continuare a leggere e ad informarsi in profondità verificando le fonti con spirito critico per preservarsi dalla violenza e dalla guerra e soprattutto per non diventarne una loro creatura anche solo con parole e atteggiamenti.
  • Resistere alla propaganda della guerra. Evitare di condividere sui social immagini o idee violente.
  • Segnalare profili di fake news o di incitamento all’odio verso tutte le parti in conflitto: in particolare desideriamo non identificare i popoli con i regimi che li governano.
  • Capire il posizionamento dei diversi partiti/esponenti politici sul conflitto e ricordarsene alle prossime elezioni.
  • Tenere sempre presenti i punti del Manifestazione della comunicazione non-ostile
  • Sostenere le narrazioni di Amnesty International, Operazione Colomba, Papa Giovanni XXIII, War Resistance International, …
  • partecipare/organizzare incontri informativi sulla dimensione storica e geopolitica del conflitto, in modo da evitare eccessive semplificazioni e capire le implicazioni per l’Europa/Unione Europea (ad es. capire i limiti della mancanza di politica estera/esercito comuni/ respingimento dei migranti).
  • sensibilizzarsi/e alla conoscenza dei conflitti dimenticati, ai temi del disarmo e dei diritti umani
  • “Trovare ristoranti russi su google, scrivere una recensione parlando di quanto accade in Ucraina” (Anonymous), ma soprattutto manifestando solidarietà verso chi viene arrestato perché in protesta contro la guerra.
  • Trovare voci di testimonianza pacifista efficaci che raggiungano più persone possibili.