“Carola Rackete agì correttamente”: le motivazioni della Cassazione sul caso Sea Watch

Carola Rackete agì correttamente “seguendo le disposizioni sul salvataggio in mare perché l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro“.

Ecco perché un mese fa la Corte di Cassazione ha annullato l’ordine di arresto emesso ad agosto dalla Procura di Agrigento nei confronti della comandante della Sea Watch dopo che Rackete, quasi scontrandosi con una motovedetta della Guardia di finanza che le sbarrava il passo, aveva forzato il divieto di ingresso firmato da Matteo Salvini e portato la nave della Ong tedesca fino al molo di Lampedusa per sbarcare i migranti soccorsi diversi giorni prima.

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