L’Italia non è quella che ci viene mostrata ogni giorno sugli schermi televisivi. Non è un Paese impaurito, rancoroso, ostile verso gli stranieri e i “diversi”. Non è il Paese dei respingimenti in mare, dell’indifferenza verso le sofferenze e le morti di donne e bambini, della chiusura di fronte a culture e religioni diverse. La paura si può superare. Soprattutto la possiamo affrontare ricordandoci che è sempre una cattiva consigliera: ci spinge a rinchiuderci in fortini, ad alzare muri e a ignorare i diritti umani.
L’Italia, Paese di emigranti fin dal 1861, sa quanto sia doloroso lasciare la propria terra e quanto sia importante trovare accoglienza, e speranza, in Paesi lontani.
Noi vogliamo creare nuove relazioni con chi fugge dalla propria patria, offrire non soltanto accoglienza ma speranza, come prescritto dal troppo spesso dimenticato articolo 10 della Costituzione: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica”.
Occorre ripartire dai volti, non dai voti, ed è questo che noi vogliamo fare.